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Ricordare i sogni? Dipende dall'attività cerebrale notturna

Perché in alcuni casi ricordiamo i sogni notturni una volta svegli e altre no? Per rispondere a questa domanda una equipe di ricercatori della Sapienza sta studiando il funzionamento elettrofisiologico dell'attività cerebrale di un campione di pazienti in monitoraggio. Dai primi risultati è emerso che il ricordo del sogno è presente "soltanto se la corteccia cerebrale presenta oscillazioni elettriche lente (le cosiddette onde theta), durante la fase Rem".

Tuttavia le domande a cui rispondere restano ancora tante: perché alcune persone ricordano stabilmente i loro sogni ed altre no, gli animali e i neonati sognano? Non a tutti questi quesiti la scienza tradizionale è in grado attualmente di dare una risposta e l'universo dei sogni rimane, per molti versi, ancora avvolto da un alone di mistero anche quando si parla di ricerca scientifica. Lo spiega meglio un articolo comparso oggi (21 luglio 2011) su LaStampa.it: "Sogno o son desto? La domanda sorge spontanea ogni qualvolta ci troviamo di fronte a fenomeni strani e apparentemente inspiegabili. In realtà, per il nostro cervello (e per la nostra memoria in particolare) non fa poi così tanta differenza". Continua a leggere...

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Vai alla fonte: La Stampa

Tags: sogni, fenomeni psichici, ricerca scientifica, misteri